Arriva una medaglia veneta anche in seconda categoria ai campionati italiani di Terni. La grande impresa è di Gicomo Moro che conquista il bronzo nel doppio maschile in coppia con il torinese Roberto Negro. Un grande risultato quello del trentunenne vicentino del Redentore Este che si congeda dalla sua società (il prossimo anno tornerà al Tennistavolo Vicenza) nel migliore dei modi.
Moro/Negro, un nome una garanzia. Una coppia già consolidata e quest’anno già vincitrice di un torneo Nero nazionale.
Le aspettative sono buone e l’inizio lo conferma subito. La coppia veneta-piemontese scalda i motori nel secondo turno del tabellone a eliminazione diretta contro i messinesi Gianluca Zaccone e Giuseppe Quartuccio liquidati con un secco 3-0 con i parziali di 11-3, 11-4 e 11-5.
Negli ottavi l’asticella si alza bruscamente contro Roberto Perri del Romagnano (numero 27 d’Italia) e Mattia Galdieri dell’Isola che non c’era Roma, numero 30. Qui la partita è vera. Moro e Negro vincono 11-9 e 11-8 i primi due set, poi subiscono la reazione degli avversari che vincono 11-6 il terzo set. Il quarto è nuovamente equilibrato e alla fine Moro e Negro lo vincono per 11-9 volando nei quarti di finale.
Qui ci si gioca la medaglia contro Alberto Margarone del Tt Lomellino, numero 20 d’Italia e Nicholas Frigiolini, numero 19. Sono questi ultimi a partire subito forte vincendo il primo set per 11-8. Per vincere ci vuole una grande prestazione e Moro c’è. I suoi servizi destabilizzano i due giovani del Lomellino, al resto ci pensa Robertino Negro che randella con il suo dritto che è una miniera di punti. Secondo e terzo set scivolano via quasi facilmente per loro, 11-6 e 11-7. Il quarto invece è una battaglia con Moro e Negro che compiono una rimonta pazzesca dal 10-4 per gli avversari. Si procurano un primo match point sull’11-10, ma Giacmo sbaglia la risposta. Annullano a loro volta un altro match point agli avversari (il settimo..) e alla fine chiudono 14-12 una grandissima partita. Sono in semifinale e ci vanno con la medaglia al collo.
A questo punto però non ci si può accontentare e si deve provare, anche se gli avversari sono Carlo Rossi, l’ex bambino prodigio di Cagliari, numero 32 d’Italia, classe 2001, e il ventinovenne umbro Luigi Rocca, numero 35.
Moro e Negro perdono il primo set 11-6, ma nel secondo entrano bene in partita arrivando a condurre 10-5. Di fronte al recupero degli avversari, Romualdo Manna in panchina non chiama il time out che forse sarebbe stato utile e la rimonta di Rossi e Rocca si completa. Dal possibile uno pari al 2-0 sotto. Moro e Negro continuano a lottare vincendo 11-9 il terzo set, ma il fardello è troppo pesante. Quel secondo set perso in quel modo costa alla fine caro e nel quarto set Rossi e Rocca hanno gioco facile e si impongono per 11-4 chiudendo la partita e andando in finale dove poi perderanno contro Nicola Di Fiore e Damiano Serretti.
Nonostante la sconfitta, Giacomo Moro sale sorridente sul podio dei campionati italiani. E il Veneto con lui.