Due modi diversi di centrare un obiettivo. Due mondi diversi il Tt Sarmeola e la Primavera Buttapietra, le due squadre finaliste della serie C2 veneta promosse entrambe in serie C1.
Al Vergati il settore giovanile è al centro di un progetto che la società padovana sta portando avanti attraverso il grande lavoro dei suoi tecnici e del direttore sportivo Claudio Vecchiarino, e il risultato raggiunto da Alberto Darfa, Nichita Melnic e Lorenzo Rinaldo artefici della vittoria della squadra di serie C2 né la testimonianza.
Darfa è stato il miglior giocatore di questa serie C2 veneta. Un attaccante potente migliorato di anno in anno e ora anche solido mentalmente. Con le sue vittorie è stato il grande trascinatore della squadra.
Accanto a lui il talentuoso Melnic e un sempre positivo Rinaldo hanno sempre dato un contributo decisivo alla conquista del titolo regionale e della promozione in serie C1.
Decisamente diversa è invece la realtà che caratterizza la Primavera Buttapietra. Potremmo dire l’altra faccia del tennistavolo italiano fatto di grandi appassionati senza età.
Massimo Filippi a 65 anni suonati potrebbe rinunciare a un’udienza in tribunale ma mai a una partita importante. Un giocatore che molti vorrebbero sempre evitare con il suo gioco di solida difesa e di intelligenza tattica.
Claudio Busato è il classico giocatore atipico di difficile lettura di quelli che non ti danno ritmo portandoti sempre sul suo terreno. Forse era più bravo il fratello Flavio che molti anni fa preferì le maratone al ping pong ? Di certo Claudio che a 63 anni è ancora lì che lotta ha dimostrato molta più passione.
Poi c’è Oleg Roskach che a 47 anni ha un fisico da trent’enne. In Bielorussia da ragazzo si è anche allenato con Samsonov e i risultati si vedono ancora nonostante si alleni col contagocce.
Marco Giovannoni, il più giovane della squadra con i sui 44 anni, è un altro che di passione ne ha da vendere. E tutti insieme ormai da molti anni formano un gruppo davvero unito e consolidato.
Meno di vent’anni l’età media del Sarmeola, quasi 55 quella del Buttapietra.
Dalla finale dei play off della serie C2 veneta emerge lo spaccato del movimento pongistico nazionale. Per qualcuno un po’ triste, ma forse il bello del nostro sport sta anche in questo.